Salvadanaio Energetico

Scambio sul posto

Impianti Connessi in rete o a Isola

Gli impianti fotovoltaici si suddividono in grid – connected, ossia collegati alla rete e impianti fotovoltaici stand alone o a isola (non collegati ovviamente alla rete elettrica).

I primi (gli impianti grid- connected, o collegati alla rete) sono impianti stabilmente collegati alla rete elettrica. Nelle ore in cui il generatore fotovoltaico non è in grado di produrre l’energia necessaria a coprire la domanda di elettricità, la rete fornisce l’energia richiesta. Viceversa, se il sistema fotovoltaico produce energia elettrica in più, il surplus può essere trasferito alla rete o accumulato.

I sistemi connessi alla rete, ovviamente, non hanno bisogno di batterie perché la rete di distribuzione sopperisce alla fornitura di energia elettrica nei momenti di indisponibilità della radiazione solare. A meno che non si realizzi un sistema con accumulo connesso in rete (si veda paragrafo apposito).

I sistemi ad isola (stand alone) sono invece installati dove non vi è connessione alla rete elettrica nazionale e ovviamente hanno bisogno di un sistema di accumulo. Il sistema di accumulo va accuratamente dimensionato per il consumo degli utilizzatori, per il tempo di utilizzo e va considerato quando tale consumo viene effettuato (se durante il giorno, la notte, in estate o in inverno)


Scambio sul Posto – SSP

L’energia prodotta dall’impianto viene consumata dall’utente dell’impianto in maniera istantanea. Ovviamente è praticamente impossibile che tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico venga istantaneamente consumata dall’utente. Per questo motivo è nato il sistema della Scambio Sul Posto (SSP). Infatti, lo SSP, consente al proprietario dell’impianto di immettere in rete l’energia non consumata. Questa energia viene pagata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con una tariffa dipendente dal valore di mercato dell’energia ed è abbastanza complicata.

Nel seguito proveremo a spiegare come avviene il calcolo del contributo in conto scambio.

La formula di calcolo del Contributo in conto scambio, per impianti sotto i 20 Kw, è:

Cs = min (Oe ; Cei) + CUs xEs

Dove:

  • Oe = Onere energia, cioè l’importo che paga in un anno solare per l’energia prelevata dalla rete, depurato dal costo di trasporto e dispacciamento. E’ il prodotto tra i Kwh prelevati ed il prezzo unico nazionale (PUN). Il prezzo unico nazionale è variabile in base ai prezzi di mercato ed è una media nazionale dei prezzi rilevati ogni mese in ogni regione.
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa, cioè il valore in euro dell’energia prodotta dall’utente e immessa in rete nello stesso anno solare. Questo è il prodotto tra Kwh immessi ed il prezzo zonale dell’energia sul “mercato del giorno prima”.
  • Cus = Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario, cioè il valore espresso in di euro calcolato forfettariamente dal gse in base a vari parametri. Nel dettaglio questo valore contiene le tariffe di: trasmissione, distribuzione, dispacciamento ed alcuni oneri normalmente addebitati in bolletta.
  • Es = Energia Scambiata, cioè i Kwh che sono stati immessi e poi nuovamente prelevati per i miei consumi. Tecnicamente è pari al minimo tra kwh immessi e kwh prelevati in totale durante l’anno.

Facciamo un esempio di calcolo di un utente domestico in Sardegna.

  • Potenza contrattuale 3 kW;
  • Potenza impianto fotovoltaico 3 kW;
  • Energia prelevata dalla rete all’anno: 3000 kWh;

Importo annuo che l’utente paga per l’energia prelevata dalla rete, depurato del costo di trasporto e dispacciamento: OE=3000kWhx0,08 €/kWh=€ 240,00;

  • Energia annua immessa in rete: 1800 kWh

Cei=1800kWhx1,108×0,1248€/kWh=€ 248,90

  • Energia scambiata (Es): minor valore tra energia immessa 1800 kWh e l’energia prelevata 3000 kWh

Quota servizi: Cus x Es = 0,06€/kWhx1800 kWh = €108

Per cui il contributo di scambio sarà il seguente:

Cei= min [ Oe ; Cei ] + CUs xEs=min [240, 248,90]+108=€ 308,00

Quindi per 1800 kWh annui immessi in rete, vengono rimborsati € 308,00 ossia 17,2 cent/euro a kWh immesso in rete.

Se invece rifacciamo i calcoli con un utente domestico in Sardegna con una differenza maggiore tra energia immessa e prelevata, la cifra riconosciuta diviene molto più bassa.

Solitamente il prezzo di un kWh immesso in rete riconosciuto dallo scambio è più basso del costo di un Kwh acquistato dalla rete elettrica, che si può considerare intorno ai 25 cent/ kWh (ma dipende dalla potenza del contratto, dal consumo di energia elettrica e dal tipo di contratto: domestico, commerciale, ecc.)

Il contributo in conto scambio per l’utente, non è sottoposto a tassazione (niente IVA, nè IRPEF). È un “contributo di rimborso” sulle bollette pagate.

Nel momento in cui l’impianto fotovoltaico non produce l’energia viene prelevata dalla rete secondo le tariffe del proprio gestore di energia elettrica.


Chi può accedere allo Scambio Sul Posto (SSP)?

Lo scambio sul posto è erogato:

  • al cliente finale presente all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC)” che sia contestualmente anche un produttore di energia elettrica dagli impianti di produzione che costituiscono l’ASSPC;
  • al cliente finale titolare di un insieme di punti di prelievo ed immissione non necessariamente tra essi coincidenti che, al tempo stesso, sia produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei suddetti punti (c.d. scambio sul posto altrove)

Per accedere allo “SSP per ASSPC dovranno essere verificate le seguenti condizioni:

  1. l’utente deve essere controparte del contratto di acquisto dell’energia elettrica prelevata sul punto di scambio;
  2. la potenza complessiva installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2007 non deve superare i 20 kW;
  3. la potenza complessiva installata nell’ASSPC da impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014 non deve superare i 200 kW;
  4. la potenza complessiva installata nell’ASSPC da impianti di cogenerazione ad alto rendimento non deve superare i 200 kW;
  5. la potenza complessiva degli impianti di produzione nell’ASSPC non deve superare i 500 kW.

Per accedere allo “SSP altrove”, dovranno essere verificate le seguenti condizioni:

  1. l’utente deve essere controparte del contratto di acquisto dell’energia elettrica prelevata tramite tutti i punti di prelievo compresi nella convenzione;
  2. l’utente è un Comune titolare degli impianti, con popolazione fino a 20.000 residenti (o un soggetto terzo mandatario) o il Ministero della Difesa (o un soggetto terzo mandatario);
  3. gli impianti di produzione dovranno essere alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili;
  4. la potenza complessiva installata dagli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2007, in un punto di connessione ricompreso nella convenzione, non deve superare i 20 kW;
  5. la potenza complessiva installata dagli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014, in un punto di connessione ricompreso nella convenzione, non deve superare i 200 kW;
  6. la potenza complessiva installata da impianti di produzione per ciascun punto di connessione ricompreso nella convenzione non deve superare i 500 kW.

Il contratto di scambio sul posto è alternativo al contratto di vendita dell’energia.

I produttori (utenti dello scambio) che intendano aderire al regime di scambio sul posto dovranno presentare, entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, un’apposita richiesta attraverso il portale informatico del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e quindi stipulare un contratto con il GSE per la regolazione dello scambio. Il contratto, di durata annuale solare, e verrà tacitamente rinnovato di anno in anno.

* fonte sito GSE *

INDICE

CHE COS’È IL FOTOVOLTAICO
TECNOLOGIA DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
SCAMBIO SUL POSTO
DETRAZIONI FISCALI SUL FOTOVOLTAICO
IMPIANTI CONNESSI IN RETE CON ACCUMULATORI

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